Se sei in ritardo nel pagamento dei tuoi debiti, la notifica di un decreto ingiuntivo è una delle conseguenze che dovresti prendere in considerazione. Ma che cosa è il decreto ingiuntivo? E, soprattutto, che cosa puoi fare quando ne ricevi uno?
Che cosa è il decreto ingiuntivo
Esemplificando quanto previsto dall’attuale quadro normativo, è possibile ricordare come il decreto ingiuntivo sia un provvedimento con il quale il creditore chiede al giudice competente di ordinare al debitore di pagare una determinata somma.
Naturalmente, la legge stabilisce modi e casi in cui è possibile richiedere un decreto ingiuntivo, anche al fine di evitare un incongruo utilizzo di tale strumento. In particolare, il decreto ingiuntivo potrà essere richiesto se vi è una prova scritta del diritto fatto valere (il creditore dovrà, in altri termini, dimostrare l’esistenza del credito): nel caso di un ritardo nel pagamento delle rate, la banca otterrà un decreto ingiuntivo presentando copie dei contratti e delle comunicazioni volte a sollecitare una sistemazione di quanto dovuto.
Cosa succede con il decreto ingiuntivo
Entro 30 giorni dal deposito del ricorso, e sulla base dei documenti che sono stati allegati, il giudice ti ingiungerà di pagare la somma dovuta, oltre a interessi e spese, entro un termine predeterminato (di solito, 40 giorni). In altri casi invece il decreto ingiuntivo è provvisoriamente esecutivo, tanto che l’ordine di pagare la somma dovuta diviene immediato.
Cosa devi fare quando ricevi un decreto ingiuntivo
Una volta ricevuto il decreto ingiuntivo, il nostro consiglio è quello di non rimanere inattivo nemmeno un giorno! Una volta che trascorre il tempo stabilito dal giudice, infatti, l’ingiunzione diverrà definitiva e esecutiva, e rischierai il pignoramento di tutti i tuoi beni, fino al soddisfacimento del credito.
Contatta dunque il nostro staff di consulenti, al fine di valutare come poter “rispondere” al decreto ingiuntivo. Una prima strada che valuteremo con te è la possibilità di cercare un accordo con il creditore: una soluzione bonaria, che ti permetterà di evitare l’iter giudiziario, più lungo e non sempre in grado di condurti al risultato sperato.
Qualora gli accordi con i creditori non siano raggiungibili o non siano convenienti, è possibile proporre un’opposizione, con la quale avvii una vera e propria causa nella quale dovrai dimostrare che la somma non è dovuta o è dovuta solo in parte.
Valutata la necessità di affrontare la materia caso per caso, non possiamo che consigliarti, senza indugio, di contattare i nostri consulenti per un primo riscontro.