Il Governo si prepara a riprendere la riscossione delle cartelle esattoriali in Italia, mettendo a dura prova le finanze di milioni di cittadini.
A partire da venerdì della prossima settimana, l’Agenzia delle Entrate e le autorità locali, compresi i Comuni, potranno riprendere le loro attività usuali, compresi i pignoramenti di stipendi e pensioni. Questo annuncio giunge dopo un periodo di moratoria previsto dal decreto Agosto, che aveva temporaneamente sospeso la riscossione coattiva fino al 15 ottobre.
I numeri della manovra
Le cifre coinvolte sono impressionanti: si stima che ci siano circa nove milioni di cartelle esattoriali pronte ad essere recapitate ai contribuenti italiani. La fine della moratoria non solo colpirà le tasche dei contribuenti, ma avrà anche impatti significativi sulle somme arretrate da riscuotere. Si stima che ci siano circa 130 milioni di cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento esecutivo che costituiscono il debito residuo ancora da recuperare.
Secondo i dati ufficiali forniti dal direttore della struttura, Ernesto Maria Ruffini, i cittadini saranno i più colpiti da questa ripresa delle attività di riscossione. Dei 18 milioni di soggetti iscritti a ruolo, ben 15 milioni sono cittadini comuni che non sono titolari d’impresa, ma che hanno cartelle relative a multe o simili. Altri 2,5 milioni di soggetti sono artigiani e lavoratori autonomi. I restanti 3 milioni includono società, fondazioni, enti o associazioni.
Nel dettaglio, emerge che ci sono 859.000 crediti individuali con un valore superiore a 100.000 euro, che corrispondono a una somma notevole di 626 miliardi di euro, su un totale di 987 miliardi di euro di debiti ancora da riscuotere (il 63% del totale).
Ci sono inoltre 47,5 milioni di crediti con un importo residuo compreso tra mille euro e 100.000 euro, che rappresentano un debito residuo complessivo di 305 miliardi di euro. Infine, ci sono 171 milioni di crediti individuali inferiori a mille euro, che ammontano al 5,6% del debito residuo, ovvero 55 miliardi di euro.
Le rassicurazioni dal Ministero
Il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha rassicurato i contribuenti, dichiarando che non tutti i debiti dovranno essere saldati immediatamente, poiché l’Agenzia delle Entrate riprenderà l’attività ordinaria. Tuttavia, è fondamentale che lo Stato raggiunga l’obiettivo di recupero di 6,4 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi provengono dalle sanatorie, tra cui rottamazioni e saldo e tralcio. La ripresa delle attività di riscossione mette sotto pressione molti italiani, che dovranno pianificare come affrontare i loro debiti con l’Erario.
Fonte: Today.it