Può accadere a chiunque, sempre più spesso: la perdita del lavoro, una situazione economica non più favorevole, problemi familiari o di salute, emergenze personali o abitative.
Basta poco per non poter più far fronte ai debiti contratti o doverne affrontare di nuovi e imprevisti. E un numero crescente di italiani si ritrova in stato di sovraindebitamento.
Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (Decreto legislativo 12/01/2019, n. 14) affronta questa problematica molto più diffusa di quanto si creda a prima vista. Finora la materia è stata disciplinata dalla legge n. 3 del 27/01/2012, detta anche “salva suicidi”, proprio perché il problema travalica l’ambito puramente giuridico.
Italiani: indebitati per oltre il 40%
Tracciando un bilancio sul sovraindebitamento e sui primi anni di applicazione della citata legge, l’ordine dei commercialisti di Napoli riporta un dato allarmante. Oltre il 40 % degli italiani risulta indebitato e, tra questi, aumentano in misura crescente i sovraindebitati. Questa proporzione è certamente preoccupante, ma può aiutare a rimuovere un primo ostacolo, per così dire, psicologico. Accade troppo spesso che l’indebitato e specialmente la persona colpita da sovraindebitamento tenda a nascondere la propria situazione. Il rischio inevitabile è quello di ignorare e quindi tralasciare quelle possibilità che la legge stessa concede al sovraindebitato meritevole e non recidivo (considerando comunque la possibilità di una seconda procedura di esdebitazione, purché siano trascorsi 5 anni dalla precedente).
La meritevolezza
La qualifica di “meritevole” naturalmente è legata all’esame delle circostanze che hanno condotto al sovraindebitamento. Viene inoltre valutata anche la reale capacità del sovraindebitato, che può persino vedersi ridurre il debito qualora risulti sproporzionato. A seguito di tale considerazione la soluzione viene pertanto “personalizzata”, nel senso di individuare su misura termini e tempi dell’esdebitazione. Affidarsi alla legge, piuttosto che aggirarla o ricorrere a strade alternative (talora veri vicoli ciechi) consente pertanto una considerazione oggettiva e una via d’uscita sicura.
La nuova legislazione
La nuova legislazione snellisce ulteriormente le procedure, per esempio abbattendo ostacoli burocratici che finora hanno rallentato l’applicazione della legge n. 3/2012. Viene eliminata la necessità del difensore per la presentazione del piano. È inoltre estesa al nucleo familiare la risoluzione della crisi, considerando che il sovraindebitamento non colpisce solo la singola persona. Soprattutto è ulteriormente evidenziata la mens del legislatore che mira a favorire il sovraindebitato. Quest’ultimo non temerà pertanto di essere additato come un “colpevole”. Al contrario, interpellando un consulente legale scoprirà che la normativa prevede varie strade per permettergli di superare il sovraindebitamento. La consapevolezza di essere in una condizione comune a molti certamente non risolve di per sé, ma può essere l’inizio di un processo di risoluzione.
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[…] dati mostrano come il sovraindebitamento sia un fenomeno legato anche a cause di forza maggiore o indipendenti da cattiva volontà. Sbaglia […]
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