Una buona parte dei debiti contratti dal defunto vengono trasmessi agli eredi.
Ma non sempre: cerchiamo di compiere una breve panoramica su questo importante tema, promettendovi che torneremo sopra ciascun punto in maniera più diffusa e approfondita nel corso delle prossime settimane.
La morte e l’eredità
Iniziamo con il rammentare che, contrariamente a quanto qualcuno possa pensare, l’erede riceve non solamente uno o più beni / attività del defunto, ma una quota del suo patrimonio, comprensiva – pertanto – anche dei debiti. Solamente il soggetto legatario (colui che ottiene dal testatore specifici beni, senza essere erede di una quota di patrimonio) può non acquisire debiti.
Debiti non trasmessi agli eredi
Fortunatamente, non tutti i debiti si trasmettono agli eredi. Tra i debiti più diffusi, non si ereditano le multe stradali, le sanzioni (ma non sempre vale per il mancato pagamento delle tasse), i debiti prescritti.
Tutti gli altri debiti, invece, si trasmettono agli eredi, siano essi di natura civile che di natura tributaria.
Come non pagare i debiti del defunto
Ma è possibile non pagare i debiti del defunto? La risposta è positiva ma, ovviamente, non priva di effetti che vi invitiamo a valutare in nostra compagnia. Si può ad esempio proporre la rinuncia all’eredità (con essa, come intuibile, non si acquisiscono né beni né debiti), oppure una accettazione dell’eredità con beneficio di inventario.
Vi sono poi numerosi altri casi, più specifici, che sarebbe opportuno non trascurare. Si pensi al caso in cui non si ereditano i debiti perché la notifica con la richiesta di pagamento non è stata eseguita correttamente (deve essere effettuata nel primo anno dopo la morte del defunto, a tutti gli eredi, all’ultima residenza del defunto).
L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo: torneremo sopra questo argomento nelle prossime settimane e, intanto, vi invitiamo a contattarci per saperne di più!