L’ultima analisi compiuta da Crif, e in grado di inglobare i dati del mese di gennaio, manifesta che le domande di mutuo sono calate del 10,8% su base annua, mentre l’importo medio delle richieste è cresciuto del 3,7%, ossia a 125.724 euro.
Nessuna sorpresa, però. Il calo delle domande è figlio del graduale esaurimento delle richieste di surroga (i finanziamenti erogati in sostituzione di altri debiti in corso di rimborso), lasciando dunque spazio a un dato “sterilizzato” dalle stesse, e ponderato in misura prevalente dai nuovi mutui per acquisto o costruzione casa.
Una simile evoluzione si riflette ovviamente anche sull’importo medio, ora vicino ai 126 mila euro, in incremento costante rispetto al 2017. Più generalmente, gli italiani sono orientati soprattutto a indebitarsi per la casa nella fascia tra 100.001 e 150.000 euro (con una quota pari al 29,3% del totale), e secondariamente verso fasce di importo più contenuto.
Per quanto invece riguarda la distribuzione delle richieste di nuovi mutui e surroghe in base alla durata, a prevalere nel mese di gennaio è quella di durata compresa tra i 16 e i 20 anni, in cui si concentra il 25,2% del totale, davanti alla fascia tra i 26 e i 30 anni, con il 23,0% del totale. Quasi sparite le richieste di durata inferiore ai 5 anni (come sopra: è una fascia in cui tipicamente si concentrano le surroghe), mentre prosegue lo spostamento graduale verso piani di rimborso sempre più lunghi (oltre i due terzi delle domande ha una durata superiore ai 25 anni).
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